Lo disse un premio nobel

dicembre 17, 2008

Di Viviana Verin

Abbiamo già parlato dello studioso e premio nobel per la medicina Roger W. Sperry (post del 9.01.08), ma vogliamo riproporvi una sua citazione particolarmente significativa:
“effettivamente la parte cosciente è a destra, percepire, pensare, ricordare, ragionare, volere ed emozionarsi, tutte caratteristiche tipicamente umane e … l’emisfero destro e sinistro sono coscienti simultaneamente in modo differente, mutualmente in conflitto, le esperienze mentali funzionano in parallelo. […] e la società ha un atteggiamento discriminante nei confronti dell’emisfero destro’.

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La percezione del “prodotto Italia”

febbraio 15, 2008

Di Gianandrea Abbate.

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Da anni, attraverso la psicolinguistica, esiste un monitoraggio sul percepito dell’Italia nell’immaginario collettivo degli italiani.

Dalla ricerca – questa è aggiornata al giugno 2007 – è emerso che la società italiana comincia finalmente a far registrare un’apprezzabile spostamento, dopo che nel 2001, in occasione dell’attacco alle Twin Towers, era repentinamente sprofondata in un’area ‘pathos’/’aggressività’. La società italiana di oggi si colloca invece in un’area di ‘relax’: da un lato emerge la presenza di grandi slanci affettivi-sentimentali, grandi tradizioni consolidate, grande tesaurizzazione del “local” a tutti i livelli, proverbiale immagine della capacità di accomodamento e superamento di tutte le situazioni,… Dall’altro c’è la sensazione che il nostro Paese non sia davvero in grado di governare se stesso e che i nodi al pettine siano ormai arrivati al dunque: naturalmente i recenti mutamenti potrebbero, nella prossima rilevazione, fornirci delle sorprese.

Il dato tendenziale è positivo, ma il campo emotivo valoriale emerso è ancora lontano dal generare una trazione positiva. La ricerca mostra dunque come ci si trovi ancora in una fase di passaggio, dove occorre mettere a fuoco il “tema centrale del decennio”, com’è stato fatto per i decenni precedenti.

Tuttavia è iniziato il tendenziale ritorno ad un centro percettivo simile a quello del 2000. Comincia quindi a riassorbirsi l’“ematoma sociale traumatico post 2001”, che presumibilmente troverà un definitivo girar pagina con le prossime elezioni Usa.