La chimica della sensorialità

gennaio 18, 2008

Di Fabrizio Bellavista.

extee1.jpg Ho avuto modo di vivere come Extè ha imboccato risoluta la strada del percorso emozionale in un pop-up club ricco di sorprese, trascodificando sensorialmente il mondo del brand (Brand vision “Trend designers in vitro” – 15 gennaio 2008 BaseB Milano).

Il percorso emozionale inizia imboccando un corridoio illuminato da luci al neon. Si passa poi accanto a una grande scritta Extè, costituita da 900 pixel provette, che conduce gli ospiti all’emotion lounge, l’area clou alla quale si accede passando da un metal detector che scannerizza gli invitati dando il via libera all’ingresso nel laboratorio. Immagini di corpi termo-sensibili e di radiografie degli stessi vengono proiettate su un maxi schermo…. Passando oltre si arriva in un grande spazio, cuore pulsante del party.

Alcuni solidi illuminati di verde flou arredano lo spazio assieme ai banconi delle aree bar in pieno stile laboratorio, dove verranno serviti cocktails colorati in ampolle, flaconi e provette. Una luce laser attira l’attenzione degli ospiti verso i primi ice display, frame di ghiaccio montati su specchi e poco avanti, illuminato da fasci di luce, si trova il farm stage, una passerella popolata di cloni impegnati a formulare ed elaborare, tra frigoriferi, tavoli da laboratorio scientifico e cubi di ghiaccio…..